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Itin. n° 5- L'Antico Sentiero dei Mietitori.

                                                               Descrizione percorso.                                                 Versante Sud-Est del Vettore.                                           

Da  Colle Pisciano a Forca di Presta.                                                                                        Ritorno : stesso itinerario.                                                                                            

D'inverno.                                                                                                                              Di scarso interesse, anche perchè essendo essenzialmente di bosco, la camminata si svolgerebbe su neve accumulata dagli alberi e quindi irregolare e scomoda.

Dislivello complessivo: 394 m.-- Tempo salita: 2-2,30 ore.-- Tempo discesa: 2-2,30 ore.-- Carte: I.G.M. F. 132 II N.O. (Arquata del Tronto).-- Segnaletica: nessuna.

Lasciata l'auto sullo slargo in corrispondenza di Passo di Galluccio,(1197 m) si percorrono poche decine di m sulla strada in direzione di Pretare, e si imbocca sulla ds. una sterrata. In poco più di un km di prevalente salita, questa porta ad un intaglio (1270 m, 0.25, ore) tra la cresta erbosa ed un marcato colle sulla ds (Colle Pisciano) dopo il quale la pista volge a sn. Prima che questa torni a ds. la si abbandona per risalire a sn. un'altra pista dissestata sul fondo di una profonda incisione. Qui è possibile giungere anche da Balzo di Montegallo (più scomodo l'accesso automobilistico, più comobo quello pedonale). Da Balzo si prosegue sulla strada dell'Astorara proseguendo dopo questa fino ad un bivio. Si prende a sn. salendo con diversi tornanti per la strada che conduce all'opera di presa dell'acquedotto del Vettore. Oltrepassata la seconda fonte sulla ds. (Fonte Graniera) quando la stradavolge nettamente a ds. con tornante, parcheggiare l'auto. Si inizia sulla pista che parte pianeggiante dal tornante e la si segue per ca. 15 min. Oltrepassata un'altra fonte la strada risale volgendo poi a sn. verso Colle Pisciano. Prima della curva parte a ds. la pista dissestata già citata. Seguirla e poi lasciarla subito quando volge a ds. per seguire un sentiero non molto evidente che si tiene in piano. Il sentiero percorre il versante a tratti perdendosi tra l'erba, a volte tra i cespugli. Quando entra in una fitta macchia, si può seguirlo districandosi tra la giovane faggeta, o aggirare a monte i tratti più fitti. Superata una selletta si prosegue mantenendosi sempre in quota, si attraversa una zona punteggiata di pini, che annunciano la successiva fitta pineta, ed infine si entra nel bosco d'alto fusto dove il sentiero finalmente si fa largo e comodo come una pista. Occorre seguirlo, (dopo poco, a ds. vecchia fonte con vasca) tenendosi a ds. all'incontro con biforcazioni ed attraversare tutto il versante, a tratti nel bosco, a tratti su prati aperti. Al termine una larga e comoda pista esce definitivamente dal bosco e giunge ad una fonte a trocche (Fonte delle Caciere ca. 1375 m, 1.45 ore dal Colle Pisciano). Qui giunge la strada dell'acquedotto per la quale si è in breve alla provinciale che sale a Forca di Presta. Se si vuole raggiungere il Passo è consigliabile tenersi ancora in alto risalendo a ds. dopo la fonte e proseguendo su tracce di sentiero.  Occorre comunque scendere alla strada in corrispondenza del rettilineo che precede Sasso Tagliato, fino al Passo (1536m, 0.40 ore in più).

 

Informarsi sempre sulle condizioni meteo (in montagna il tempo cambia rapidamente).   Essere sempre accompagnati da una Guida, non andare mai da soli.  Attenzione alla quota per i bambini.    Comunicare sempre l'itinerario che si intende praticare.      In caso di incidenti in montagna è importante avere un fischietto (non obbligatorio) per poter lanciare il segnale internazionale di soccorso che consiste in 6 segnali acustici con un intervallo l'uno dall'altro di dieci secondi, il segnale di risposta consiste in 3 segnali acustici con un intervallo di 20 secondi l'uno dall'altro.       Portare sempre una scorta d'acqua e munirsi della carta del Parco.