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Grande Anello dei Sibillini. It. n° 7 Colle di Montegallo-Colle Le Cese.

Sviluppo: km 18,570.- Dislivello complessivo salita: m 650.- Dislivello complessivo discesa: m 190.- Tempo di percorrenza: ore 5,30-6,00.

Punti d'appoggio e ricezione in prossimità del Grande Anello.  Colle: Albergo "Vettore" (Balzo) tel. 0736 806116, Pensione "Emma" (Balzo) tel. 0736 807004, Campeggio "Vettore" (Balzo) tel. 0736 807007.  Colle Cese: Hotel "Kapriol" (Forca Canapine) tel. 0736 808119, Albergo "Arquata" (Forca Canapine) tel. 0736 808112, Rifugio delle Guide (Forca Canapine) tel. 0743 823012, Albergo "Canapine" (Forca Canapine) tel. 0743 823005, Rifugio Perugia (Forca Canapine) tel. 0743 823019.

D'inverno.                                                                                                                                  Il percorso è generalmente ottimale per la pratica dello sci escursionistico, anche se alcuni tratti possono presentare rischi oggettivi dopo abbondanti nevicate. E' necessario pertanto informarsi sulle condizioni nivologiche in fase di organizzazione dell'escursione.

Descrizione percorso.

La strada asfaltata che da Colle, in lieve salita, continua a traversare le pendici del grande versante Est del M. Vettore, dapprima rasenta i ruderi di Casale Vecchio, distrutto dalla grande valanga del 1934, poi, traversati i fossi di Casale e di Colleluce raggiunge la biforcazione per le sorgenti del Fluvione. Qui si lascia l'asfalto per salire a destra seguendo nei suoi tornanti la strada bianca che si alza sul versante. In questo tratto, sul bordo della strada, si incontrano due fonti. Dopo la seconda (Fonte Graniera, 1258 m), ad un tornante, si lascia per prendere la diramazione a sinistra (circa 1,7 km dal bivio). Tale pista, in piano, rasenta una bella radura aperta, una vecchia fonte ombrosa poi sale in direzione di Colle Pisciano, evidente pizzo erboso. Prima di giungere alla sella che il colle forma con il crinale, si lascia la pista per risalire, a destra, la larga traccia che, in circa 50 m raggiunge una cresta oltre la quale il versante cambia orientamento (1270 m-1,10 ore). Da questo punto inizia la parte più conosciuta e frequentata del Sentiero dei Mietitori. Si lascia la traccia (che comunque poco più in alto si perde sui prati), per tenersi in quota e traversare su esile sentierino prima all'aperto poi nella macchia (possibili zone impaludate in prossimità di un fossetto). Esso, sempre evidente, continua ad aggirare il M. Pianello della Macchia fino a raggiungere le prime pinete del rimboschimento e poi, in breve, il versante Sud-Est del M. Vettore, con il grande bosco di conifere che il sentiero attraversa interamente. L'atmosfera ombrosa del vecchio bosco, che lentamente sta lasciando spazio alle essenze autoctone, rende piacevole la camminata, specie in estate, nonostante alcuni tratti solcati dal passaggio dei mezzi fuoristrada. Si raggiunge così la Fonte dei Mietitori, recentemente ristrutturata, ci si abbassa lievemente e poco dopo ci si tiene a destra ad un bivio continuando a traversare uscendo gradualmente dal bosco e raggiungendo, all'aperto, la Fonte delle Cacere (1360 m-1,20 ore). Dalla fonte si risalgono i gradini nei pressi dell'opera di presa poi, su prati si raggiunge la strada provinciale per Forca di Presta, che si percorre a destra fino al passo (1535 m, circa 1.,3 km di strada asfaltata, 1 ora). Ora imboccata la strada bianca che dirige a Sud, lasciando sulla sinistra il Rifugio degli Alpini (pernottamento, ristorazione e bar), poi seguendo il "Sentiero per Tutti" (circa 3 km), la si percorre fino al termine (circa 4,5 km totali dal passo, 1,20 ore). Si traversano così, godendo dei profondi panorami sulla sottostante Valle del Tronto ed il gruppo dei Monti della Laga, i lati Est e Sud della dorsale costituita dai M. Forciglieta, M. Pellicciara e Macchialta. Dal termine della strada parte un esile sentiero che sale tagliando diagonalmente il versante erboso e raggiunge la cresta per poi tenersi brevemente alla sua destra (bellissimo panorama sui Piani di Castelluccio con il paese e la corona di monti dominata dal massiccio del Vettore) poi si scende ancora verso destra lungo un crinale, puntando alla sottostante sella di Colle del Lupo, dove una pista l'attraversa. Guadagnata tale pista la si segue a sinistra mentre, tra macchie, raggiunge di nuovo la dorsale principale che si segue a destra mantenendosi più in alto della strada che ora riprende parallelamente a percorrere tale dorsale. Dopo ampie prature in piacevolissima camminata sul panoramico crinale si volge infine verso sinistra immettendosi nella citata strada che in pochi minuti porta all'ormai visibilissimo Rifugio di Colle Le Cese (1490 m-40 minuti).