Grande Anello dei Sibillini. It. n° 4 Monastero-Garulla.
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- Categoria principale: Escursioni
- Creato Martedì, 01 Maggio 2012 08:27
Sviluppo: km 18,270.- Dislivello complessivo salita: m 863.- Dislivello complessivo discesa: m 743.- Tempo di percorrenza: ore 5,45/ 6,15.
Punti di appoggio e ricezione in prossimità del Grande Anello: Monastero: Casa per ferie "Angolo di Paradiso" (San Liberato) tel. 0733 694419. Garulla: Casa per ferie "Fillide" (Casa del Parco di Amandola, trasporto a richiesta) tel. 0736 848480, Rifugio Città di Amandola (Campolungo di Garulla) tel. 0736 847512.
D'inverno.
Il percorso, che raggiunge quote superiori ai 1550 m, risulta ottimale per la pratica dello sci escursionistico. Infatti dalla cresta tra i Piani del Ragnolo e Pintura si apre un panorama superbo e impareggiabile che solo le giornate cristalline invernali possono offrire. Tuttavia lungo il tratto tra Pintura di Bolognola e Garulla, che attraversa il versante Nord del Castel Manardo, sono elevati rischi di slavine in caso di abbondanti nevicate. Anche con neve assestata occorre prestare molta attenzione, per la possibilità di incontrare cumuli di neve franata dall'alto. E' pertanto necessario, nella fase di organizzazione dell'escursione, un'attenta verifica delle condizioni nivologiche.
Descrizione.
Da Monastero, percorrendo la strada in direzione San Liberato, si inizia a destra prima dell'ultimo isolato, dove una rampa in cemento sale verso l'abitato soprastante. Il sentiero rasenta orizzontalmente alcuni orti, passa vicino alla vecchia fonte poi inizia a risalire il pendio su tratti a volte molto ripidi. In alto, nel bosco fortemente ceduato il sentiero si fa largo e raggiunge, con tratti intatti di vecchio selciato sorretto a valle da bei muri a secco, il largo crinale del M. dei Cancelli (caratteristica colonna in cemento). Ora il sentiero, meno ripido, risale una lecceta tra radure e dense macchie fino a raggiungere una pista carrozzabile in corrispondenza della prima abitazione che si incontra. Si continua sulla pista, si oltrepassa l'indicazione a destra per Fiastra raggiungendo la strada proveniente da Monastero. Questa, che risale il crinale del Fosso di Rio Fessa, si lascia alla prima netta curva a sinistra per risalire, nei pressi di una vecchia fonte diruta, il sentiero che entra nella macchia riprendendo in alto la strada. Tagliato un altro tornante si lascia ancora la strada risalendo, con lungo diagonale verso sinistra, il pendio superiore. Dopo alcune svolte tra macchie boscate si torna infine verso sinistra esattamente in corrispondenza di un nuovo tornante della strada su cui ci si immette e che si segue per oltre 1 km fino ai Prati di Ragnolo. Lasciato a destra il bivio per Acquacanina, circa 200 m dopo l'incrocio (ora la strada è asfaltata), in corrispondenza di una villa, si lascia l'asfalto per dirigersi sui prati a sinistra (1330 m- 2,20 ore), qui ci troviamo ancora a percorrere il confine del Parco, che ci accompagnerà fino al Monte Sassotetto. In breve si delinea una pista che entra nella macchia, traversa uno stazzo (d'estate occorre aggirarlo) e continua a risalire diagonalmente verso i prati aperti mentre a destra si fanno sempre più ampi e suggestivi i panorami sulle cime e i profondi valloni che culminano sul M. Rotondo. Raggiunta la larga dorsale tra la Punta del Ragnolo e Pizzo di Meta (ampi panorami anche sul versante sarnanese) si continua volgendo infine a destra su una larga pista brecciata che scende diagonalmente a riprendere la strada asfaltata poco prima dell'incrocio statale con le direzioni Sarnano-Sassotetto-Bolognola. Qui si volge a sinistra tenendo invece la destra all'incrocio citato, direzione Pintura di Bolognola. Su tale strada si percorrono circa 2 km, poi conviene risalire a sinistra in corrispondenza della sella che divide il M. Sassotetto dal M. Valvasseto (evidente pista). Prima di raggiungere la sommità della sella ci si porta a destra per prendere un inciso sentiero che aggira il versante Ovest del Valvasseto in fitto sottobosco, e raggiunge un'ampia radura con grande fontanile di solito circondato da cavalli (acqua). Una pista scende in direzione delle prime villette di Pintura, in prossimità delle quali ci si porta a destra a riprendere la strada che in breve giunge a Pintura di Bolognola (1367 m- 2,00 ore, pernottamento e ristorazione, bar). Aggirato l'albergo "La Capanna" (lasciare a destra la strada asfaltata che scende a Bolognola e la pista che sale alla Forcella del Fargno) si segue la strada bianca che si porta a sinistra della ripida cresta Nord del Castel Manardo e traversa lungamente i profondi imbuti del suo versante Nord. Prima di raggiungere il bivio a destra per Campolungo (attenzione ai segnali) si lascia questa strada per scendere a sinistra su evidente pista (circa 4 km da Pintura, 1 ora). Questa, dopo alcune svolte nel sottostante fosso ceduo, si porta sul fondo del fosso (Fosso Acquasanta), lo traversa (opera di presa recintata) e si dirige sul versante opposto dove incontra la strada asfaltata proveniente da Campolungo. Seguire ora questa a sinistra, che raggiunge in breve la frazione di Garulla Superiore, sede del Rifugio (876 m- 30 minuti).
Itinerario sconsigliato ai bambini per via della quota e per la lunghezza del percorso. Avere con se abbondanti scorte d'acqua. Essere sempre accompagnati da una Guida del Parco. Avere un'abbigliamento adeguato all'escursione.